La risposta è sì… ma occorre capire quando conviene davvero provarci e quando invece si rischia di perdere più di quanto si risparmia.

Vediamo insieme quali strumenti si possono usare, cosa fanno bene, cosa limitano, e soprattutto a chi conviene farlo da sé.

Cosa differenzia davvero uno strumento dall’altro?

La differenza più importante non è solo tra i software.
Sta nel capire cosa serve a te.

• Vuoi un sito semplice vetrina?
  Ti basta una pagina pulita e leggibile, anche fatta da solo.

• Vuoi essere trovato su Google, apparire professionale, avere moduli, contatti, automazioni, foto belle, caricamento veloce e una buona reputazione online?
  A quel punto serve molto di più di uno strumento gratuito.

Un consiglio che può farti risparmiare mesi

Se sei pratico con la tecnologia, ti diverte smanettare e hai tempo da dedicare ogni settimana per imparare SEO, UX, copywriting, struttura del sito… allora buttati: puoi fare esperienza e magari ottenere buoni risultati.

Ma se sei bravo nel tuo lavoro, hai già clienti o vuoi dedicarti a ciò che sai fare meglio (relazioni, occasioni, offerte, qualità del tuo servizio)…
Probabilmente ti conviene investire quei soldi in un piccolo aiuto professionale, anziché fare 30 ore di prove per un risultato approssimativo.

Un sito fatto "così per esserci" serve?

Sì, ma solo se curato almeno nei dettagli essenziali.

Un sito lasciato lì, fatto al volo con un’intelligenza artificiale di GoDaddy o Wix, senza contenuti scritti bene, senza ottimizzazione, senza connessione con Google Business, senza collegamenti social, senza pagine leggibili anche da cellulare…
➡️ Non porta clienti. Anzi, può danneggiare la tua immagine.

Vuoi provarci comunque? Ecco da dove partire

Ecco un prompt che puoi copiare e incollare su ChatGPT Free per chiedere supporto nella scrittura di un sito

Scrivimi il testo per la home page di un sito vetrina per un elettricista di Roma che vuole farsi trovare su Google. Il tono deve essere semplice, professionale e rassicurante. Includi: presentazione, cosa offro, zona di lavoro, chiamata all’azione.
Usa tecniche di copywriting persuasivo ed una struttura H1-H2-H3 seofriendly e con un giusto numero di pixel. Fai una ricerca delle keyword a lunga coda impiegate dagli utenti in cerca attiva del mio servizio e includile nel testo. Usa un numero di parole rilevanti. Alla fine crea un titolo di pagina e metadescription adatti per la mia nuova pagina professionale.

Conclusione: fai da te? Solo se hai tempo, voglia e costanza

Fare un sito non è più come nel 2012: oggi ci sono tanti strumenti, è vero.
Ma anche più concorrenza, più aspettative da parte dei clienti e più attenzione da parte di Google.

Un sito ben fatto, anche semplice, può dare una spinta concreta alla tua attività.
Ma solo se viene curato, seguito, e non lasciato a sé stesso.

Se hai voglia di imparare, inizia in piccolo e prova.
Se invece vuoi risultati e tempo libero, valuta chi può aiutarti… anche con poco.

Hai bisogno di un parere sul tuo sito attuale o su un’idea che vuoi realizzare?
Scrivimi senza impegno. Una chiacchierata può farti risparmiare settimane.